Medjugorje, 25 ottobre 2012
"Cari figli,
anche
oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni.
Rinnovate
il digiuno e la preghiera perché satana è astuto e attira molti cuori al
peccato e alla perdizione.
Io
vi invito, figlioli, alla santità e a vivere nella grazia.
Adorate
mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali
anelate.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Il messaggio si apre con La
Madonna che ci chiede aiuto. Quando la Madonna invita a pregare per le Sue
intenzioni, intende dire due cose. Prima di tutto che conosce già i nostri bisogni. La Madonna ha
detto infatti non solo ai singoli, ma anche ai gruppi di preghiera: “voi pregate per le mie intenzioni, poi ai
bisogni particolari di ognuno di voi provvedo io”. Quindi pregando per le
Sue intenzioni, per i Suoi piani la Madonna si sente quasi obbligata, non
soltanto dall’amore, ma dalla riconoscenza a venire incontro ai nostri
personali bisogni.
Credo che dobbiamo tenere vivi
i messaggi; in particolare durante il mese in cui ci vengono dati, preghiamo
per le Sue intenzioni.
In genere la Madonna fa questo
invito a pregare per le Sue intenzioni in momenti particolari, perché Lei vede ciò che noi non vediamo, sia
per quanto riguarda la situazione del mondo, sia per quanto riguarda la
situazione della Chiesa.
Poi la Madonna guarda alla
festa dei Santi che celebriamo il 1° Novembre. La Madonna è sempre attenta agli
eventi della Chiesa e ai tempi liturgici.
La Madonna ci esorta a fare
un cammino di santità, da quando, a partire dal 1986, ha iniziato a
richiamarci in un modo sistematico ed esplicito.
Un cammino di Santità a
cui tutti i cristiani devono tendere, perché la santità è il fine della vita, come dice San Paolo: “essere Santi e immacolati davanti al Padre
e in Gesù Cristo nell’amore”. Questo
è il fine della vita!
La Madonna mette a fuoco il
cammino verso la santità, che è la vita
di grazia, cioè vivere in grazia di
Dio e dice:”Io vi invito, figlioli,
alla santità e a vivere nella grazia”, la santità è un lungo cammino, non
facciamoci illusione di diventar santi dall’oggi al domani. Ci sono delle tappe nel cammino di santità.
La prima tappa è la conversione. La tappa della conversione fa sì che noi
passiamo dalla vita di peccato alla vita di grazia, la vita di grazia senza
commettere peccati mortali. Quindi arrivare ad una stabilità nella vita di grazia. Nel caso la si perda, la si può riottenere
attraverso il Sacramento della Confessione.
Poi
c’è la seconda parte del cammino di
santità che è la purificazione. Si tratta non soltanto di non commettere i peccati, ma di bruciare i desideri del male, le radici del peccato, i desideri della carne
che sono in noi, come dice San Paolo, in
modo tale che la fame di Dio, il
desiderio di Dio, abbia la prevalenza sui desideri della carne.
La
purificazione prepara alla terza tappa
quella dell’intima unione con Gesù a cui la Madonna fa cenno nel messaggio,
quando dice: “Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo
amore ai quali anelate”.
Quindi
la tappa conclusiva del cammino di
santità è questa intima unione con Gesù che ci ricolma della Sua pace e del
Suo amore, questa intima unione che Gesù ha prefigurato nella bellissima
parabola della vite e dei tralci “rimanete
in me ed io in voi” , la reciproca dimora di Cristo in noi e di noi in
Cristo.
Però
nel nostro cammino verso la santità, noi proseguiamo fra le tentazioni della
carne, del mondo e del demonio. C’è in noi una tendenza, una resistenza a Dio,
c’è il veleno di satana che abbiamo ereditato dal peccato originale. Il Battesimo ci ha tolto il peccato, ma non
la spinta al male, cioè la
concupiscenza, che non è peccato, però spinge
al peccato.
Cioè
noi nasciamo con questa resistenza che non ci viene tolta dal Battesimo, ma noi, con
l’aiuto della Grazia, nel cammino della vita, possiamo contrastarla attraverso il combattimento spirituale.
Oltre
a questa spinta al male che è dentro di noi, c’è anche una seduzione esterna che è quella del mondo, della fiera
delle vanità. Il mondo con le sue false luci, le sue false gioie con i suoi
spettacoli di male, con le sue sirene, con i suoi labirinti, con le sue
trappole è certamente un’altra possibilità di male.
Ebbene
la Madonna punta sempre il dito su satana. È satana che sfrutta, che soffia sul fuoco delle nostre passioni e si
avvicina guardando alla nostra fame, alle nostre fami, ai nostri vizi capitali:
superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia. Identifica i punti dove noi siamo più deboli e lì ci assale soprattutto con le seduzioni;
satana è astuto, ci presenta le false
luci, le false gioie e quindi ci dà per cosi dire, il caffè con dentro l’arsenico, per cui noi crediamo che sia una
cosa buona, poi dopo averlo bevuto moriamo:”satana vi distrugge con quello che vi
offre”, ha detto la Regina della Pace.
La sua astuzia è straordinaria, satana è di un’astuzia tale che è riuscito a
ingannare i progenitori che erano in stato di Grazia e che neanche avevano la
concupiscenza. Eva, guardando quello che satana le offriva, lo vedeva buono,
attraente. Cos’era? Una mela? Era un frutto molto più sofisticato, era
l’essere Dio! I progenitori avevano tutto, l’unica cosa che potevano desiderare
era essere come Dio, e satana ha confezionato questa pietanza con la quale li
ha distrutti.
La
Madonna mette in guardia, dice: “satana è astuto e attira molti cuori al
peccato e alla perdizione”, alla perdizione eterna, all’inferno, alla
rovina! Li attira come fa il pescatore che lancia l’esca e il pesce abbocca, o
come fa il cacciatore con le trappole, che attirano la preda e poi scattano.
Menzognero e padre della menzogna, omicida fin dal principio, lo definisce Gesù
Cristo.
Come resistere e vincere satana, cari
amici? Con la preghiera e il digiuno!
Perché? Perché con la preghiera hai la
luce con la quale scopri satana, scopri il suo inganno, scopri le
tentazioni, scopri che quello che ti dà è veleno. Ecco perché serve la
preghiera, perché la preghiera ci dà la
luce del discernimento. Quando la tentazione è scoperta, è in gran parte
vinta.
Allora
perché la preghiera e il digiuno?
Perché con la preghiera tu scopri il
demonio. Perché il digiuno?
Perché col digiuno ti abitui a dire:
rinuncio!
Cioè
satana ti offre e tu dici ”no grazie, ho
già mangiato! Ho già mangiato quello che mi ha data Dio, non c’è bisogno di
mangiare quello che mi dà il mondo” .
La preghiera ti fa capire che la
pietanza è avvelenata, il digiuno ti dà la forza per rifiutarla e così noi riusciamo a conservare intatta la
veste candida della santità che ci è stata data dal Battesimo, poi
riconquistata con la Confessione e dobbiamo con questa veste candida celebrare
la festa di Tutti i Santi. Per cui se non siamo in grazia di Dio, accostiamoci
al Sacramento della Confessione.
Vorrei
anche esortare i miei confratelli sacerdoti a fare proposte di penitenza e
preparazione alla Confessione specialmente per i giovani, in modo tale che la
festa di tutti i Santi sia veramente una festa celebrata nella gioia
ed è anche la vera risposta alle feste pagane dei morti, di halloween, delle
streghe, dei demoni.
La
vera risposta è quella di celebrare la festa di Tutti i Santi rivestiti dello
splendore della Grazia. Che la Madonna ci conceda, ci faccia questa grande
grazia di poter celebrare la festa di tutti i Santi, vestiti della Sua Santità,
bellezza e grazia!
Sul
nostro sito www.medjugorjeliguria.it in fondo alla pagina iniziale potete vedere
l’incontro tenuto da Suor Emmanuel a Genova il 13 ottobre 2012
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it